La convocazione con la maglia del proprio Paese è motivo d’orgoglio per i calciatori, ma quanto vale un gettone di presenza in Nazionale? Scopriamolo insieme in questo approfondimento, andando ad analizzare quali sono le reali entrate per i giocatori che hanno l’onore di essere selezionati.
Nell’articolo parleremo delle indiscrezioni che circolano e daremo le cifre relativamente all’Italia e alle altre concorrenti dirette per i campionati europei e mondiali.
Quanto vengono pagati i giocatori in Nazionale?
Prima di addentrarci nei riconoscimenti economici è necessario chiarire qual è il significato del gettone di presenza in Nazionale. Si tratta di un compenso fisso che viene erogato a tutti i calciatori convocati per un determinato match oppure per un intero ciclo riferibile a una competizione.
Merita osservare che il gettone non costituisce una retribuzione continuativa, bensì è strettamente correlato alla partita. Prescinde, dunque, dal tempo effettivo trascorso sul terreno di gioco e dal risultato dell’incontro.
Lo strumento economico ha due principali funzioni:
- Riconoscimento dell’impegno sportivo
- Trattamento paritario
È abbastanza ovvio comprendere che la stragrande maggioranza degli introiti di un fuoriclasse arriva nelle tasche dell’atleta da altre fonti. Gli ingaggi con il club di appartenenza ed eventuali bonus extra rappresentano la parte più significativa dei guadagni. Al di là del prestigio e della componente sentimentale della convocazione, appartenere a un progetto collettivo di livello elevato attesta l’importanza del calciatore a livello nazionale.
Solitamente la cifra è fissata in modo uniforme per tutti coloro che appartengono alla rosa, indipendentemente dall’esperienza e dal ruolo.
I valori in Italia e il guadagno per una partita con la Nazionale
Per dare una risposta alla domanda su quanto vengono pagati i giocatori in Nazionale, occorre premettere che non sono state rilasciate cifre ufficiali. Gli addetti ai lavori conoscono comunque le dinamiche economiche riferibili alle convocazioni con la maglia azzurra.
Un osservatore poco attento potrebbe notare che l’importo è abbastanza simbolico. Le fonti più accreditate riferiscono infatti di un range compreso tra 9.000 e 9.500 euro per partita.
Ricordiamo che il calciatore è già pagato dal proprio team per disputare il campionato e le coppe, perciò il gettone di presenza in Nazionale serve a remunerare il sacrificio atletico inerente alla separazione temporanea dal proprio gruppo.
Un altro aspetto su cui bisogna riflettere adeguatamente è la variabilità del compenso. Esistono infatti molte differenze tra i tornei ufficiali e i test match. Durante gli europei e mondiali di calcio, infatti, il gettone di presenza può essere affiancato da bonus per i risultati e premi extra. In accordo con UEFA e FIFA, pertanto, la FIGC prevede compensi aggiuntivi al raggiungimento degli obiettivi individuali e di squadra.
Europei di calcio: quanto vengono pagati i giocatori in Nazionale
Andiamo nel dettaglio e parliamo delle competizioni del recente passato. Un caso emblematico si è verificato durante Euro 2020. Il gettone di presenza ammontava più o meno alla cifra che abbiamo già citato, tuttavia ci sono stati generosi bonus che hanno contribuito a rendere le tasche dei calciatori più gonfie. Per alcuni giocatori, dunque, è stato possibile superare addirittura la soglia complessiva dei 250.000 euro a testa.
Non dimentichiamo però che c’è una forte distinzione tra guadagno netto e retribuzione lorda. Le cifre riportate comunemente, come i 9.000 euro di gettone di presenza in Nazionale, devono essere poi tassate.
L’importo viene erogato quindi dalla federazione prima delle trattenute fiscali e di tutte le altre voci in uscita, tra cui i contributi previdenziali. Qui si entra in una dinamica molto simile a quella del lavoro ordinario, ovvero il profilo contrattuale individuale.
Altri guadagni che si aggiungono al gettone di presenza
I bonus che variano in funzione dell’esito della partita o dell’andamento nel tabellone del torneo sono un ulteriore incentivo per i calciatori. Anche qui dobbiamo fare una considerazione generale, poiché le cifre precise non sono state mai formalizzate all’opinione pubblica. Il successo sul campo può fruttare intorno ai 7.000 euro per ogni partita vinta.
Gli importi sono nettamente maggiori nell’ambito dei tornei ufficiali e anche per quanto riguarda le qualificazioni. Amichevoli e altri eventi sportivi sono conteggiati sulla cifra minima.
Anche questi bonus, però, hanno a che fare con introiti che derivano da sponsor e diritti televisivi. Una nazionale che raggiunge le fasi finali di un europeo, un mondiale o della Nations League, ad esempio, può permettersi di includere percentuali addizionali più alte da ripartire tra tutti i convocati.
A tal proposito, sapere quanto vengono pagati i giocatori in Nazionale diventa un conteggio più articolato. I diritti d’immagine variano in base alla visibilità mediatica e sono negoziati singolarmente, quindi non fanno parte del guadagno riferito alla federazione. Per i calciatori di spicco, le partnership commerciali e gli sponsor possono giovare in maniera significativa, amplificando notevolmente il valore complessivo di una convocazione.
I confronti con le altre nazionali di calcio
Il sistema retributivo adottato dalla FIGC per determinare l’importo del gettone di presenza in Nazionale si colloca in linea con quello delle altre federazioni continentali. Ci sono però alcune peculiarità che è interessante conoscere.
Nazionali come quella tedesca o inglese hanno un gettone di presenza leggermente superiore e bonus vittoria più alti. Questo modello punta a valorizzare ulteriormente la performance sul campo. In alcuni paesi il gettone può superare ampiamente i 10.000 euro, per effetto degli sponsor e dei diritti TV con i quali le rispettive federazioni finanziano il budget.
Si stima ad esempio che la Football Association inglese disponga di importi pro capite che si aggirano sui 25.000 euro per partita. Anche Francia e Spagna hanno una struttura simile per il riconoscimento del gettone di presenza. Possiamo dunque affermare che l’Italia è competitiva su questo fronte, ma la filosofia della FIGC resta quella di garantire la sostenibilità economica.
Cosa succede se un giocatore di calcio si fa male durante una convocazione con la Nazionale?
I club lamentano spesso l’esposizione a un rischio significativo da parte della società che fornisce il calciatore. In caso di infortunio, tuttavia, durante le convocazioni per le sedute di allenamento e per le partite, i giocatori sono coperti da polizze assicurative ad hoc.
Le formule sono studiate in stretta collaborazione con la FIGC e con la FIFA. L’atleta non perde nessun tipo di retribuzione quando si fa male. Il gettone di presenza riconosciuto per la partecipazione agli impegni della Nazionale viene erogato sotto forma di rimborso qualora si verifichi un infortunio.
Va detto che per il club c’è un ritorno non trascurabile. Il valore di mercato di un calciatore, infatti, aumenta a vista d’occhio nel momento in cui viene selezionato per la Nazionale. Quando poi le prestazioni diventano particolarmente brillanti, si assiste all’incremento esponenziale del prezzo del cartellino.